wine&spirit
Venissa: il nettare d’oro della Serenissima by Roberto Cipresso
Venezia. Molti conoscono la Serenissima come una delle città più antiche del mondo, una potente e maestosa Repubblica Marinara, una città che ha fatto del commercio, grazie alle proprie abilità navali, un punto di forza, con rotte che la univano a tutti gli angoli della terra. Pensando a Venezia vengono subito in mente i canali della laguna solcati dalle gondole, le centinaia di isole collegate tra loro da ponti attraversabili solo a piedi e lo spazio, decisamente ridotto.
Quest’uva, oggi, viene coltivata dalla famiglia Bisol nella tenuta Scarpa-Volo dell’isola di Mazzorbo, in un ettaro di terra. Sì, solo un ettaro di vigne, un fazzoletto minuscolo che dà vita, grazie all’impegno del winemaker Roberto Cipresso, al Venissa, un vino tanto raro quanto prezioso dall’etichetta color oro scritta a mano, che si colloca di diritto nella cerchia dei vini d’elite (il Venissa 2010, prima annata di questo “nettare”, è entrato nella guida dei “100 migliori vini d’Italia” di Paolo Massobrio e Marco Gatti).
Un vino dalla tiratura limitatissima: la vendemmia 2011 di Venissa, ovvero la seconda annata, sarà disponibile dal 1° novembre in 3911 bottiglie da mezzo litro, 188 magnum, 88 jeroboam e 36 imperiali. Un vino che si può degustare esclusivamente presso la Tenuta Venissa.