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Tra Pitina e tartufi sulle Dolomiti Friulane
Volete passare un week end autunnale alla scoperta di sapori antichi, alla ricerca di profumi unici, o semplicemente volete andare “a caccia” di funghi, castagne, frutti autunnali e tartufi? Allora dovete fare una capatina tra le Dolomiti Friulane, tra la Val Cellina e la Val Tramontina. Qui, l’autunno è il periodo migliore per gustare scorci panoramici limpidi ed unici, e dove assaporare prodotti antichi di una cucina semplice ma ricca di fantasia, contaminata dalla tradizione veneta della Serenissima e dalle cucine d’Oltralpe.
Un altro presidio Slow Food della zona è la Cipolla di Cavasso e della Val Cosa. Si tratta di una cipolla rossa con riflessi dorati, dolce e croccante. Dopo un periodo nel quale la sua popolarità ha subito un forte declino, ora è un prodotto che si sta rilanciando, anche e soprattutto in difesa delle tradizioni locali. Può essere mangiata cruda o piccante.
Nella zona vanno forte anche i formaggi: ricotta fresca e affumicata, caciotte, Montasio Dop, caprini e Cao, ovvero la prima crema di latte appena munto. Tradizionale è il formaggio asìno originario della zona Vito d’Asio, un formaggio di latte bovino dalla pasta bianca dal sapore sapido e leggermente piccante dovuto alle salamoie, conservate in tini di legno, nelle quali viene fatto stagionare.
Carne affumicata, cipolle, tanti tipi di formaggi e… non ci si può dimenticare del tartufo per il quale è nota la zona di Solimbergo.