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Nel cuore pulsante di Porta Nuova apre la Pasticceria Panzera

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In Viale Monte Santo 10 a Porta Nuova, il nuovo centro di Milano, ha aperto la pasticceria Panzera. Un locale eclettico, senza tempo e contemporaneamente proiettato nel futuro dell’alta tecnologia grazie alla visione e alle scelte di Lorenzo Panzera. Un mix di tradizione e innovazione nell’impostazione del laboratorio e nell’offerta di pasticceria che, accanto alla linea Panzera, mantiene alcuni cult della tradizione siciliana rivisitati in chiave moderna.

L’arredamento, nella parte dedicata alla caffetteria, è caldo e avvolgente con un grande e elegante bancone in legno scuro. Alle pareti una fine tappezzeria chiara rende l’ambiente molto Home Style e le piastrelle dai toni caldi danno una piacevole sensazione di tepore. Grandi vetrate e lampadari dalla luce calda completano questa raffinata atmosfera.

Da Panzera la parte dedicata alla pasticceria è luminosa. Il banco da esposizione – realizzato con l’innovativa tecnologia del freddo statico per mantenere inalterate più a lungo le proprietà organolettiche dei prodotti – è completamente bianco e molto profondo. L’offerta di dolci, arricchita da proposte salate, vanta alcune sfiziosità: croissant con crema pasticcera al pistacchio, budino di riso e pinoli tra i dolci, panini gourmand – pane gastronomico con diverse farciture – e gli ungheresi tra le delizie salate.

Proprio il laboratorio, di 200 mq, è il fiore all’occhiello di Panzera Monte Santo. Accanto a macchinari moderni si trovano le storiche macchine da laboratorio Artofex – tra le quali una risalente al 1912 – , restaurate e adeguate alle vigenti normative quasi per divertimento di Lorenzo Panzera, ingengnere che ha deciso di abbandonare la scrivania per continuare la tradizione pasticcera di famiglia.«Anche se questo locale temporalmente è successivo alla pasticceria storica di mio papà, che ho rinnovato, e al bistrot pasticceria Panzera in Stazione Centrale che ho aperto nel 2010 – dice Lorenzo Panzera – Panzera Monte Santo per me è il numero zero, E’ la pasticceria con la “P” maiuscola che avevo sempre sognato e che qui, finalmente, sono riuscito a realizzare. E’ la mia sfida: continuare, innovando, la tradizione di famiglia».

 

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