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I piatti della mia vita. I grandi amori di Allan Bay
Per fare un buon libro bastano pochi ingredienti: si prende un grande giornalista del settore eno-gastronomico con un amore viscerale per la buona cucina, ovvero Allan Bay, e lo si fa parlare, a fuoco lento, dei piatti che ama, quelli che sono parte integrante della sua vita; si aggiunge qualche manciata di belle fotografie create ad hoc da Manuela Vanni, bravissima fotografa di food, e si mischia il tutto.
«L’uomo è ciò che mangia, ma mangia quello che ama mangiare, quindi l’uomo è quello che ama mangiare. Io sono quello che amo mangiare: ne sono più che convinto – così inizia il suo racconto Allan Bay – Amo tutti i piatti di eguale amore: se fatti bene, sia chiaro. Amo però in particolar modo i piatti della festa. Quelli ricchi, abbondanti e grassi che si mangiano quando si deve festeggiare qualcosa. Quando è giusto strafare un po’… un po’ tanto, anche».
Si va dalle caserecce polpette, al gattò di patate, poi dal tradizionale stoccafisso alla napoletana alla piemontese bagna câoda, passando per ricette più curiose come l’anatra alla pechinese o la feijoada, senza dimenticare i piatti dei grandi chef, come le tagliatelle di Igles Corelli o il pollo modernista di Daniel Facen.
Ogni piatto è, appunto, accompagnato da molte fotografie di Manuela Vanni che rendono il tutto una specie di reportage, un fotoromanzo che evoca gesti, esperienze e professionalità rendendo omaggio alla passione che ha accompagnato per tutta la vita l’autore: la grande cucina.