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Fornelli Indecisi: per chi ama la cucina dozzinale
Vi sentite il re o la regina della lasagna? Il mago o la maga della frittura? Avete la pasta con le cozze nel sangue o un feeling particolare con le polpette? Nessuno può battervi nella parmigiana o vi sentite un luminare delle uova? Ecco che arriva per voi la quarta edizione del concorso di cucina dozzinale “Fornelli Indecisi“.
Nato dall’omonima rubrica su Facebook, è un concorso ideale per chi si sente alla pari delle varie Antonella Clerici o Benedetta Parodi, per quelli che l’importante non è vincere ma mantecare, per tutti tranne che per cuochi e cuoche professionisti. Non c’è limite di età, di razza o di religione, ma bastano la passione per la cucina e la voglia di condividere qualche piccolo segreto ai fornelli.
Cosa fare per partecipare al concorso? Fino al 15 febbraio 2014, chi lo desidera può candidarsi compilando la scheda mandando poi una mail a cucina@fornellindecisi.it con la propria ricetta dozzinale, correlata dagli ingredienti, dalla modalità di preparazione e da un testo letterario che illustri la ricetta, più una breve presentazione del candidato e una foto, sempre del candidato, con il piatto appena sfornato.
Le categoria in gara sono quattro, ed ogni candidato può partecipare ad una soltanto di loro: antipasti (di terra o di mare), primi piatti (caldi o freddi), secondi piatti con contorno e dolci. I finalisti, dodici, verrano selezionati grazie ad un’attenta valutazione della giuria con l’integrazione delle “Culinarie”, ovvero le primarie del centrotavola, ed accederanno alla finalissima che si svolgerà alla Masseria Ospitale di Lecce.
Nella finale avrà luogo la sfida pratica, nella quale cuochi e cuoche dovranno preparare la propria ricetta che verrà valutata da una giuria formata da esperti e persone selezionate dal pubblico, la quale decreterà il vincitore per ogni categoria. Una giuria tecnica assegnerà anche un Premio Speciale della Critica. Ai vincitori, oltre all’onore, andranno anche ricchi premi (in materie prime).
La foto dell’articolo è di Martina Leo.