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Due città, una sola capitale: Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023

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Bergamo e Brescia quest’anno sono città illuminate che costituiscono, come un’unica entità, la Capitale Italiana della Cultura 2023. La città illuminata è, infatti, il tema di questa edizione che per la prima volta ha come protagonista due città che agiscono come una sola.

Istituita nel 2014, l’iniziativa Capitale Italiana della Cultura ha come obiettivo la promozione di progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale nazionale, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti.

Il titolo ha validità annuale e per quest’anno il Consiglio dei ministri lo ha assegnato alle città di Bergamo e Brescia.

Il progetto Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 può essere inteso come un segno di speranza, orgoglio e rilancio: le due città lombarde a luglio 2020 avevano espresso, in uno dei momenti più drammatici della pandemia, la volontà di crescere insieme, di rispondere con positività e in sinergia alle grandi sfide che abbiamo vissuto negli ultimi anni attingendo da una linfa culturale comune. È attraverso la cultura, la storia e il patrimonio artistico delle due città che questo messaggio di rinascita, genesi e crescita si fa concreto.

In questo contesto Bergamo e Brescia diventano una città unica che non è la semplice somma algebrica delle due, la cui cultura per molti aspetti si assomiglia, ma si fa immagine di uno spazio urbano che sa unificare la straordinaria capacità manifatturiera, la dedizione al lavoro e la vocazione imprenditoriale, ma anche una rete fatta di patrimoni culturali unica nel suo genere.

La cappella Colleoni a Bergamo.

Il progetto, che abbraccia un’area metropolitana che conta oltre due milioni di residenti, si articola in quattro differenti aree tematiche che accolgono eventi e iniziative ideati ad hoc.

La città dei tesori nascosti è l’area che non solo valorizza i monumenti storici e i complessi archeologici che hanno dato vita agli assetti dei centri storici delle due città lombarde, ma anche i percorsi che fuoriescono dai loro perimetri per costituire un solo patrimonio paesaggistico. Quest’area tematica enfatizza il senso della scoperta, del nuovo e dello stupore nel rapporto con il patrimonio culturale.

L’area maggiormente legata alla risposta progettuale derivata dall’esperienza pandemica è la cultura come cura. La cultura, in questo contesto, emerge come strumento di prevenzione e socializzazione in grado di influenzare il benessere delle persone, attraverso processi di inclusione e accoglienza per la costruzione di nuove comunità e relazioni.

La città che inventa è l’area tematica dedicata alla progettualità e vede come protagoniste le imprese e le loro associazioni di rappresentanza, le università, le istituzioni di formazione tecnica, artistica e culturale capaci di valorizzare i talenti e le migliori innovazioni.

Infine, la città natura è l’area che si fa carico del ripensamento e della riprogettazione del rapporto dei singoli, delle collettività e delle imprese con le risorse naturali, ridisegnando in chiave sostenibile le relazioni tra le forme di consumo, i sistemi di trasporto, le attività produttive e le risorse ambientali.

Il Tempio Capitolino di Brescia.

L’inaugurazione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, che ha avuto luogo dal 20 al 22 gennaio scorso, ha dato il via a un ricco calendario di eventi che animerà questo unico territorio per tutto il corso dell’anno.

Ad esempio, Brescia dal 10 al 19 febbraio e poi Bergamo dal 17 al 26 diventeranno gallerie d’arte a cielo aperto: Festa delle luci è l’evento che grazie alle opere e alle installazioni luminose di artisti nazionali e internazionali, progettate secondo criteri di efficienza energetica, porterà i visitatori alla scoperta dei tesori storici di entrambi i capoluoghi.

O ancora, il 3 febbraio al GAMeC di Bergamo è stata inaugurata Salto nel vuoto, una mostra che esplora il tema della smaterializzazione, mentre a Brescia è stato riaperto il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia che accoglie un centinaio di reperti tra dipinti, sculture, oggetti d’uso quotidiano e bellici e memorabilia.

Quindi non resta che partire alla scoperta delle meraviglie che le due città offrono e restare incantati, ancora una volta, dalle bellezze del nostro Paese.

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