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Con l’arrivo dell’estate è tempo di pranzi all’aperto: tutto il fascino dei pic-nic

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Le déjeuner sur l’herbe, dipinto da Manet nel 1863, nell’immaginario collettivo è considerato la rappresentazione più famosa di un pic-nic, merito anche del nudo femminile raffigurante una parigina dell’epoca. Ma quando è nata la pratica del pic-nic? La parola deriva dal francese pique-nique, termine composto dal verbo piquer, ovvero “stuzzicare”, “spilluzzicare”, e da nique, lemma arcaico che significa “piccola cosa di scarso valore”. Il termine, diffusosi a partire dal 1600, faceva inizialmente riferimento ai pasti che i nobili consumavano all’aperto durante le battute di caccia. Solo nel secolo successivo assunse quella connotazione romantica e intima, legata al corteggiamento, di un convito da gustare stesi su un prato o su una spiaggia. Sabato 18 giugno si celebra la Giornata mondiale del pic-nic: scopriamo assieme alcuni luoghi dello Stivale dove poter trascorrere una giornata all’aria aperta, in compagnia, tra buon cibo e paesaggi incantevoli.

IN SICILIA, TRA OLIVI E VITIGNI

Baglio Occhipinti, a Vittoria in provincia di Ragusa, è una tenuta di dieci ettari immersa nella campagna dove sulle tovaglie, apparecchiate all’ombra di olivi e viti, fanno bella mostra di sé posate e candelieri d’argento, ceramiche fatte a mano e cuscini dalle trame preziose. Qui, il pic-nic ha il sapore unico delle verdure che arrivano dall’orto, del pane appena sfornato, dei salumi e dei formaggi locali e dei piatti della tradizione della cucina siciliana: scaccia ragusana cotta nel forno a legna, sfincione, pomodori dell’orto ripieni, pane cunzato con olio extravergine di oliva, pecorino locale, pomodorini, acciughe, origano e basilico e biscottini di mandorla. Un’occasione di grande convivialità in cui godere del sole di Sicilia.

AL PARCO, SULLE RIVE DEL BRENTA

Ai tempi della Serenissima, le rive del Brenta erano la meta di villeggiatura prediletta dai nobili veneziani che amavano passeggiare tra gli splendidi giardini delle ville palladiane. Ancora oggi questi luoghi, a pochi chilometri da Venezia, rappresentano la meta ideale per chi vuole gustare un raffinato pic-nic in un contesto d’altri tempi. Il Romantik Hotel & Restaurant Villa Margherita di Mira, nell’entroterra veneziano, ospitato in una villa del XVII secolo arredata nello stile dell’epoca, offre ai propri ospiti la possibilità di organizzare un pic-nic nel parco della struttura, con un cestino ricco di manicaretti e bollicine, o di noleggiare delle biciclette per una gita lungo il placido corso del Brenta.

SUI MONTI, TRA PROPOSTE GOURMET

Al Romantik Hotel Stafler di Vipiteno, in provincia di Bolzano, sotto le chiome di alberi secolari e sulle rive del laghetto di ninfee, il cestino per il pic-nic è preparato con sapienza dallo chef Peter Girtler. Le proposte sono due: il pic-nic Stafler che include, tra le varie preparazioni, insalata di melone, involtini di salmone, insalata di pollo con salsa al tonno, chicken wings con salsa al peperoncino, diverse tipologie di pani e una dolce sorpresa finale; oppure il picnic Stafler deluxe che comprende, tra i piatti, insalata di gamberi e cetrioli, tartare di manzo con Schüttelbrot, vitello tonnato, selezione di formaggi locali, petit fours e dolce. Il tutto immersi nel parco dell’hotel circondati da montagne e da boschi, per un vero bagno nella natura.

IN BICICLETTA, NELLA MAGICA PUGLIA

Per chi ama le lunghe scampagnate in bicicletta, Yuniqly organizza per tutto il corso della primavera un e-bike training su percorso sterrato alla scoperta della Riserva Naturale di Torre Guaceto, in Puglia. Il percorso, che si snoda per quindici chilometri lungo i sentieri della riserva, costeggia l’area marina protetta, per poi attraversare la fitta macchia mediterranea, preziosa custode della biodiversità del territorio. Il percorso termina con un pic-nic tra gli olivi secolari dove coperte colorate, comodi cuscini e tavolini accolgono il turista e con prodotti locali di prima qualità, come la focaccia ripiena di verdure, la puccia con capocollo e le mozzarelle di bufala, preparati in una cucina caravan dotata di acqua corrente, forno e pannelli solari.

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