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Chiara Maci: chi la ferma una blogger così?

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Zed ha conosciuto Chiara Maci e la sorella Angela in quel di Firenze, in occasione della seconda edizione del Premio Italia a Tavola. Ricorda ancora l’ingresso di queste due belle figliole al J.K. Place di Piazza Santa Maria Novella. Son mica due che passano inosservate! Chiara e Angela sono le Sorelle in pentola. Da allora qualche anno è trascorso e le strade si sono spesso incrociate. A settembre è nato ZedMag e tra qualche giorno nascerà Bianca, la primogenita di Chiara. Ne approfittiamo di questo momento di “tranquillità” lavorativa per rivolgerle qualche domanda.

Ciao Chiara. Di te tanto si è scritto. Forse avrai anche perso il conto delle interviste rilasciate.  Gennaio 2014. Chi è Chiara oggi?
Se dovessi iniziare oggi un nuovo post di “Io, in fila” o semplicemente di Chiara Maci, scriverei che Chiara è una giovane donna, impaziente di diventare mamma, amante goduriosa del cibo e della genuinità in ogni sua forma. Soddisfatta dei traguardi raggiunti a trent’anni, convinta talmente tanto del suo percorso che probabilmente rifarebbe tutto quello che ha fatto, ma con una grande voglia di ricominciare, ogni giorno. Ogni giorno un nuovo inizio. Forse è questo che mi da’ la carica e la grinta per non fermarmi mai.

Sei una donna in carriera che ha raggiunto traguardi importanti. Sicuramente ti capita di raccogliere i malumori di chi ancora non ce l’ha fatta, nella vita e nel lavoro. Manca la voglia? Mancano le occasioni? E’ un problema tutto italiano?
Argomento molto delicato, per me, questo. Ricevo decine e decine di mail ogni giorno di persone insoddisfatte, di persone che hanno voglia di provarci o semplicemente di persone che hanno voglia di lamentarsi e sfogarsi. Ricevo altrettanti cv e tendenzialmente faccio il possibile per essere di aiuto, nel mio limite. Quello che manca sai cos’è? La grinta, l’umiltà, la voglia di mettersi in gioco e di rischiare. Anche se non si ha nulla da perdere, non si rischia. Non sono più tempi facili per il famoso “posto fisso”, ma sono tempi ottimi per crearsi e costruirsi un lavoro, facendo leva sulle proprie capacità e non stando sotto le dipendenze di altri. Il problema è che io ragiono e ho sempre ragionato con una mentalità imprenditoriale, preferisco guadagnare meno ma essere libera di scegliere ogni giorno cosa fare e come farlo.

Ma non siamo tutti uguali. E questi sono momenti difficili per chi, dopo una laurea e magari con sacrifici della famiglia, non riesce a trovare neanche uno stage non retribuito. Il mio consiglio è quello di guardarsi allo specchio e concretamente capire cosa si è in grado di fare. Quali sono i nostri punti di forza e sfruttarli per fare qualcosa che gli altri ancora non hanno fatto. Ci sono giovani ragazzi senza una lira che con un grande entusiasmo stanno creando piccole realtà locali e sono loro che io apprezzo e appoggio. Lamentarsi è troppo semplice e in Italia siamo maestri nel farlo…

Tantissime ragazze, sulla scia del tuo successo, hanno aperto blog più o meno attendibili. Di default però si rivolgono alle aziende per chiedere l’invio di prodotti in cambio di recensioni. Come si diventa veri testimonial?
Intanto bisognerebbe capire come rivolgersi alle aziende. Quello che io consiglio anche nei miei corsi di “Be a Blogger” è capire in cosa si può essere utili ad un’azienda e auto proporsi. So che all’inizio spaventa, ma lo abbiamo fatto tutti. Nessuno nasce famoso o con 100k follower, anzi. Io sicuramente mi sono saputa “vendere” ma l’ho fatto perché credevo di avere qualcosa in più rispetto agli altri blogger. E non era supponenza la mia, era semplicemente sicurezza nel mio lavoro. Ovvio che ho dovuto rimettermi sui libri, la passione non basta.

Bisogna costruirsi una credibilità ed essere più preparati possibile. Poi le cose iniziano a girare per il verso giusto e le aziende iniziano a darti fiducia. Poco alla volta, però. Come piace a me. Mi piace lavorare e investire nel lungo periodo e la mia soddisfazione è anno dopo anno avere le prime aziende che mi riconfermano, quasi fosse una garanzia ormai lavorare con me. Certo, occorrono Disponibilità, Capacità, Coerenza, Flessibilità. Ma questo occorre nella vita, non solo per diventare testimonial.

Non hai mai fatto mistero della tua vita privata. La nascita di Bianca e la scelta di essere mamma single sono news pubbliche. Due cose però da te vogliamo sapere: spieghiamo una volta per tutte se sei stata o meno con Riccardo Rossi*? E poi: il tuo uomo ideale? Come dovrebbe essere e soprattutto: dentro o fuori la cucina?
Nonostante riceva ancora oggi decine di domande sul padre di Bianca, è ormai risaputo che la bambina l’avrò da sola. La scelta, condivisibile o meno, del padre, la lascio fuori da tutto ciò che è “mediatico” e lo faccio per due motivi: in primis per tutelare Bianca e in secondo luogo perché lavorare in televisione non vuol dire scegliere di essere un personaggio pubblico nella propria vita privata. La storia con Riccardo non è mai esistita, ci vogliamo bene come due colleghi che per anni hanno condiviso un meraviglioso programma e intere giornate di lavoro. Esattamente come voglio bene a Simone. Bianca non avrà la fortuna di avere un padre presente, ma avrà una mamma che farà il possibile per non farle mancare niente. E talmente tanti zii da sentirsi fortunata come gli altri.

Il mio uomo ideale è, oggi, a trent’anni, un uomo corretto, ambizioso, con i valori familiari che io stessa ho e con la voglia di costruire, giorno per giorno. Se poi sa anche cucinare, lo accetto volentieri… mica posso fare tutto io??

Chiudiamo in bellezza: Bianca. Dopo le pappine per lo svezzamento quale vorresti sia il primo piatto vero che lei mangerà armata di forchetta?
Spaghetto al pomodoro, ovvio. E poi purè di fave e cicoria e poi tortellini in brodo. Insomma, esattamente come la mamma. In fondo nascerà a Bologna ma con un mix culinario pugliese, campano ed emiliano nelle vene!

Zed pensava che il titolo fosse azzardato, poi, rileggendo le risposte si è accorto che Chiara ha concluso l’intervista con “Ci vediamo a Identità Golose”. Per la cronaca: Identità Golose inizia tra un mese esatto… E Bianca non è ancora arrivata. Dunque: chi la ferma una così? 🙂

 

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